Ci hanno detto che il tempo guarisce ogni cosa. Ma non ci hanno mai detto quanto ne servisse.
Non è facile. Ma non dura per sempre.
“Le cicatrici del cuore” nasce dalla fine di una relazione, ma anche da una risalita, e dalla consapevolezza che alla fine tutto migliora. Niente torna come era prima, ma decisamente può essere meglio di quel che credevamo.
Questo libro lo dedico a te, te che stai leggendo, te che hai avuto o stai affrontando una delusione.
A te dico: Nessuna perdita è poi una perdita. Nessuno merita le tue lacrime. Nessuno deve toglierti il sorriso.
Ci si trova in un limbo, tra la ricerca di sorridere ancora e la caduta nei momenti bui. Sarà difficile riuscire a farsi capire, e ti sentirai spesso sola. Ma nessuno è solo davvero.
Sorriderai al mondo con occhi tristi e il cuore sanguinante. Ma nessuna ferita è destinata a restare aperta. Tutto si cicatrizza. Avrai inglobato solo qualche esperienza in più, ma ti forgerà e ti renderà più forte. Alla fine uscirai dalla tempesta solo con le tue forze, e vedrai il mondo diversamente. Finalmente gli sorriderai con occhi sinceri.
Ti auguro una persona che quando ti sceglie, sceglie te, sceglie voi, e tra le cento motivazione per allontanarti, ne trova una per starti accanto.
Ti auguro una persona che, anche se ferita, non si vendichi, non ti scavalchi, ma con dignità cerchi un confronto.
Ti auguro una persona che possa gridare al mondo il suo amore per te.
Ti auguro una persona che ti voglia, senza ‘se’ e senza ‘ma’, che abbatta i muri di paura che tu ergi.
Persone così esistono.
E tu avrai la tua favola.
E allora ancora a te, ripeto: Non durerà per sempre. Ogni salita è ripida e piena di ostacoli, ma una volta raggiunta la vetta sarai invincibile. E il panorama da lì, straordinario.
Una nuova te ti aspetta. E sarà bellissima.
La luce è al tuo interno, devi solo lasciare che venga fuori.
“Sulla schiena ci trovi cicatrici è lì che ci attacchi le ali.”
Rossella C.
TRAMA
La fine di una lunga relazione, può essere molto dolorosa. E questo Soraya lo sa bene. Con un bagaglio fatto di cicatrici sul cuore, parte da Napoli per giungere ad Arezzo, accettando una supplenza di quaranta giorni per una cattedra di italiano.
Tutto ciò che le serve è staccare la spina e riscoprire sé stessa.
Ma il destino vuole che in questa esperienza, lei non sia sola.
Affitta una stanza in centro, ed è costretta a condividere l’appartamento con il proprietario: Trent Walsh, ventiseienne americano, dall’aspetto atipico.
Una convivenza forzata che si trasformerà in molto più di un’amicizia. Entrambi, però, sanno che prima o poi dovranno tornare alle loro rispettive vite e allontanarsi.
Basterà questo, a frenare l’attrazione che si accende tra i due?
E quanto, le cicatrici che si portano dentro, determineranno le loro scelte future?
"Le cicatrici del cuore" è stato venduto tramite la piattaforma Streetlib in tutti gli store online, nel 2018, al costo di 1,99, arrivando al decimo posto nella classifica dei romanzi rosa di Amazon. Ancora oggi continua a vendere, e sarà pubblicato con la casa editrice Butterfly edizioni.
Prende il cellulare e digita qualcosa. Lo posiziona davanti a sé, sullo spartito, e inizia a suonare. Sul display ci sono le note e le parole della canzone. Inizia con una base lenta e piacevole. Sono poggiata allo stesso termosifone dell’altra volta, e osservo la scena. Le dita di Trent scivolano velocemente sui tasti. I muscoli delle spalle guizzano sotto la pelle della schiena nuda. Non so se vada in palestra ma le spalle larghe, il bacino un po' più stretto, quella pelle ambrata e liscia mi fanno venire voglia solo di accarezzarlo. Il suono della sua voce interrompe i miei cattivi pensieri. Inizia a cantare. È la prima volta che lo sento così nitido, e per così tanto tempo. Ha una voce calda e intonata, sembra vibrarmi nel petto. Mi trasmette tristezza e angoscia. Non so spiegarlo. È un effetto davvero strano.
La voce di Trent diventa più alta. Riconosco il ritornello. È così intenso, coinvolgente e… attraente.
La sensazione è insolita ma piacevole. Quasi surreale.
La sua voce sembra accarezzarmi.
«Tutto ciò che voglio, è che tu comprenda
che io sono un disastro.
Lo so, vuoi che vada storta.
Vorresti che me ne andassi.»
Ho i brividi.
Lo sento nella pancia, nel petto, sulla pelle.
Lui si volta e mi guarda. Continua a suonare e cantare.
Tiene sempre gli occhi su di me, ma sposta le mani dal piano, e smette di suonare.
Restiamo fermi, in silenzio. Sospira.
«Ti va di fare il secondo ritornello con me?»
«Io? Io non so suonare.»
«Devi solo toccare qualche tasto, al resto penso io.»
La sua proposta è allettante.
